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Bancari in sciopero, cortei e sportelli chiusi

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Sportelli chiusi in tutta Italia e adesione allo sciopero al 90% per lo sciopero dei bancari per il rinnovo del contratto nazionale. A rendere noti i dati il segretario nazionale della Fabi, Lando Sileoni, in corteo a Milano al fianco del leader della Cgil Susanna Camusso. «In piazza della Scala c7 mila persone, arrivate su 130 pullman», ha detto il sindacalista. «Abbiamo la sensazione che l’Abi non esista. Unicredit - ha detto il sindacalista - spinge per avere un contratto aziendale di gruppo». 

I cortei 

È partito da via Olona, a Milano, il serpentone di protesta nella giornata dello sciopero nazionale dei bancari, proclamato unitariamente dalle sigle sindacali di categoria, Dircredito, Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Sinfub, Ugl, Uilca e Falcri, in seguito alla rottura con Abi delle trattative di rinnovo del contratto nazionale avvenuta lo scorso 25 novembre. Lo sciopero è nazionale, ma con diverse manifestazioni a Milano, Roma, Ravenna e Palermo.

Camusso: “Nuovo scioperi se l’Abi non cambia” 

«Lo diremo oggi in tutte le piazze: se l’Abi non cambia idea continueremo la mobilitazione e continueremo gli scioperi» ha dichiarato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, alla testa del corteo dei bancari in sciopero. La partecipazione dei lavoratori ha sottolineato Camusso, «ha un doppio significato: la difesa del contratto nazionale che l’Abi ha voluto disdettare e il senso dei lavoratori bancari italiani che pensano di dover essere al servizio del paese e non della finanza». La Stampa

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